No Giani Day – comunicato di presentazione dell’iniziativa
Toscana, 9 dicembre 2022
Il coordinamento apartitico “Movimenti Toscani per la Libertà” (d’ora in poi MTL), attualmente riunisce i rappresentanti dei seguenti movimenti (in ordine alfabetico): ComitatoPisaNoGP, Conoscere per Scegliere (Arezzo), ContiamoCi!, GAC Prato, Libertà di Scelta Versilia, Libertà Livorno, Lucca Consapevole, Pistoia NoGP, Rivoluzione Allegra (Massa Carrara), Valdelsa Attiva.
Con il presente comunicato, invitiamo ogni gruppo/associazione, formale e informale, che si rispecchi nel seguente appello, a partecipare attivamente alla realizzazione del No Giani Day, che si svolgerà questo sabato 21 gennaio 2023 a Pisa.
Concentramento in piazza Vittorio Emanuele II, interventi delle realtà aderenti, e corteo silenzioso fino alle Logge dei Banchi, dove si terranno gli interventi conclusivi.
Hanno già aderito al No Giani Day (aggiornato al 19/01/2023): CliVa Toscana, CUB – Pisa, CARC – Toscana, Comitato Liberi Insieme per la Salute – Piombino, Comitato La Piazza – Piombino, CO.S.AR (Comitato Sanitari Arezzo), L’Arengo – Firenze, Libera Scelta Elba, Movimento per la Terra e per la Comunità umana – Toscana, Resistenza Siena, Extinction Rebellion – Firenze, No Mega Impianto Eolico Monte Giogo di Villore – Mugello, Stop GP Alta Valle del Tevere, Reciproco Soccorso Rosignano, Associazione culturale Nea-Polis.
Locandina sempre aggiornata su: https://t.me/li_berta/1192
Basta politica delle emergenze!
Basta speculazioni sul territorio toscano e sulla nostra salute!
#CAVE #RIGASSIFICATORE PIOMBINO #GREENPASS #KEU #PRIVATIZZAZIONI ACQUA #MULTIUTILITY #AMPLIAMENTO PERETOLA #BASE MILITARE A PISA #SANITA’ ALLO SFASCIO #HUB NAZIONALE ANTI-PANDEMIE DI SIENA
Addormentati e divisi da due anni di green pass, mascherine, distanziamento, lockdown e vaccini, intanto il potere ha lavorato alla grande sulle nostre teste!
L’elenco è lungo: un nuovo rigassificatore a Piombino, una nuova base militare nel territorio pisano, l’attivazione della discarica di Limoncino (Livorno), uniti al dramma delle cave di marmo e degli sversamenti del Keu e di Rosignano Solvay, contribuiranno a colpire ulteriormente il territorio della nostra regione già abbondantemente militarizzata (Camp Darby), esportatrice di armi (porto di Livorno, aeroporto militare di Pisa) e inquinata, rendendola un obiettivo sensibile ad alto rischio, e riducendola sempre più a un’informe poltiglia di cemento.
Alla devastazione ambientale/militare si aggiunge una gestione aziendalistica della sanità pubblica, piegata agli interessi dei colossi privati; una
gestione che pensa di sopperire alle sue carenze terapeutiche con i piani vaccinali e con l’hub nazionale anti-pandemie di Siena (in cui c’è già lo zampino USA di Fauci), e che tuttavia critica il reintegro di sanitari competenti che possono aiutare a offrire un servizio più rapido ed efficiente, oltre a continuare a subordinare l’accesso alle strutture a presidi e certificati che nulla hanno di sanitario.
L’unico denominatore comune a tutto questo è la gestione scellerata delle cosa pubblica a livello regionale, di cui Giani è oggi il principale rappresentante.
È ora di dire basta! Uniamoci tutti, senza simboli, senza loghi, soltanto come semplici cittadini, per gridare forte la nostra idea di Toscana:
PER la tutela del territorio e gli interventi di messa in sicurezza.
CONTRO la cementificazione e il proliferare di ecomostri inutili e dannosi.
PER la ricostruzione di un rapporto armonioso con la natura di cui siamo parte, rispettoso dunque dell’ambiente quale fonte di vita e non di profitto.
CONTRO la visione puramente utilitaristica e la logica dello sfruttamento infinito della natura e delle sue risorse.
PER una sanità pubblica, efficiente, accessibile a tutti, che sia rispettosa della dignità dei pazienti, curati come esseri umani e non come cavie o semplici macchine da revisionare, o perfino oggetti da cui ricavare lauti guadagni.
CONTRO una gestione aziendalistica e privatistica della sanità.
PER una politica di costruzione di pace vera che si fondi su un dialogo nonviolento tra gli esseri umani.
CONTRO la militarizzazione del territorio e l’uso dei nostri porti e aeroporti come basi per il traffico di armi ai paesi in guerra.
PER una partecipazione attiva della popolazione alla gestione del territorio e per la libertà di espressione senza censure.
CONTRO l’arroganza della politica di governatori che decidono per noi, incuranti della volontà e dei desideri di chi abita queste terre.
Invitiamo a condividere questo documento con altri gruppi e movimenti toscani che ritenete idonei e potenzialmente interessati a partecipare. L’unica richiesta è l’adesione ai temi toccati nell’appello, e la disponibilità a scendere in piazza senza simboli né loghi dei propri movimenti. Non chiediamo di rinunciare al senso di appartenenza alle realtà di riferimento, ma riteniamo che, se vogliamo davvero costruire un ampio fronte di opposizione dal basso, la piazza debba essere più inclusiva possibile. Inoltre, i protagonisti devono essere i contenuti e le legittime rivendicazioni del cittadino toscano che, a prescindere dal movimento di appartenenza, guarda innanzitutto al benessere della propria regione.
– Il coordinamento Movimenti Toscani per la Libertà