Aggiornamento 20 settembre 2023
A seguito dell’interessante incontro (vedi locandina a lato) con l’ing. Giovanni Trambusti (informatico e analista di dati) e il prof. Bruno Cheli (professore di Economia Statistica all’Università di Pisa), abbiamo deciso di integrare questo articolo con il file delle presentazioni usate durante la conferenza.
📊Tocca qui per la presentazione powerpoint del prof. Cheli.
📈Tocca qui per la presentazione powerpoint dell’ing. Trambusti.
Qua sotto abbiamo anche il video completo della conferenza.
Si ringraziano entrambi i relatori per aver messo a disposizione il loro tempo e il loro lavoro a titolo gratuito, e per l’opera di ricerca sul tema della mortalità e degli eventi avversi che portano avanti ormai da anni.
🖥Se hai problemi di riproduzione video, tocca qui per guardarlo direttamente su Odysee.
Aggiornamento 31 agosto 2023
Abbiamo inserito anche i dati della mortalità in Toscana. E non sono affatto buoni. Vedi il paragrafo dedicato più sotto.
Premessa
Le informazioni contenute in questa pagina sono puramente indicative e riportate in un modo tendenzialmente semplificato. Talvolta saranno indicati link esterni per approfondimenti, ma l’intento è quello di dare un’infarinatura di base su alcuni concetti, e spingerti a porti qualche domanda ed eventualmente approfondire tramite fonti autorevoli o esperti del settore.
Queste informazioni non sono da intendersi come pareri medici e non mirano a sostituire controlli e verifiche a livello medico.
Malori e breve riepilogo
Se sei arrivato su questa pagina, significa che hai a cuore la tua salute e quella altrui, e probabilmente si è acceso in te il dubbio che stia accadendo qualcosa di anomalo in Italia (e nel mondo). Non c’è bisogno di scomodare i dati ufficiali e i numeri per rendersi conto che da circa un anno e mezzo a questa parte avvengano morti improvvise, etichettate spesso genericamente come “malori”. Basta guardare le locandine dei giornali, leggere i necrologi, guardarsi attorno. Probabilmente è successo a qualcuno che conosci, o a un conoscente dei tuoi conoscenti. Nella tua città accade di continuo. E non ti ricordi che sia accaduta in passato una cosa simile. Beh, non sei solo.
Facciamo una breve ricostruzione degli ultimi anni, in modo schematico:
- 2020: questo anno è stato dominato dalla malattia COVID-19. Probabilmente ce l’hai avuta anche tu, in qualche forma. Ci sono state molte morti legate in qualche modo alla COVID-19: che sia per mala sanità, perché le prime varianti erano più pericolose, o perché la reazione delle autorità non è stata abbastanza rapida, non è oggetto di questo riepilogo. I numeri sono stati gonfiati? Probabilmente sì. Ci sono state delle concause? Certamente sì. Ma molte persone in più sono morte in questi dodici mesi, è innegabile.
- 2021: questo anno ha sancito l’arrivo della cosiddetta “vaccinazione” di massa contro il coronavirus. Inoltre la COVID-19 c’era ancora, ma le varianti iniziavano a essere meno pericolose, i meccanismi di azione del virus noti, e le cure più rapide e più centrate.
- 2022: la campagna di vaccinazione è proseguita, nonostante ormai la pericolosità delle ultime varianti COVID fosse minima, le cure ormai collaudate ed efficaci. La mortalità attribuita alla COVID è stata inferiore, ma non in modo significativo; in compenso si sono verificate moltissime morti improvvise.
Eccesso di mortalità
Adesso andiamo ad analizzare i dati della mortalità in eccesso.
Premessa: per “mortalità in eccesso”, o “eccesso di mortalità”, si intende la differenza tra il numero di persone morte in un anno e il numero medio di persone morte nei cinque anni precedenti. Serve sostanzialmente a individuare delle anomalie nella mortalità rispetto a ciò che succede di solito.
Quindi, facendo un esempio stupido e banale con dei dati di mortalità inventati:
- 2030: 10 morti
- 2031: 13 morti
- 2032: 5 morti
- 2033: 15 morti
- 2034: 7 morti
La mortalità media in quei cinque anni è (10+13+5+15+7) diviso 5, cioè 50/5=10. Se nel 2035 muoiono 18 persone, possiamo affermare che l’eccesso di mortalità in quell’anno sia 18-10=8.
Dati ufficiali OCSE
Ora passiamo ai dati ufficiali (dati OCSE). Iniziamo col dire che in Italia nel 2019 sono morte 642.964 persone, poco più che nel 2018. È importante avere un’idea di questo numero per riuscire a mettere in prospettiva quanto incidano certi numeri sulla mortalità generale e quanto sia aumentata la mortalità in questi anni.
Nel grafico a sx viene messo invece a confronto l’eccesso di mortalità con la mortalità COVID. In questa trattazione non vogliamo approfondire troppo il modo in cui vengono registrate le “morti COVID”. È abbastanza evidente che i numeri reali siano molto inferiori a quelli ufficiali, perché chiunque perda la vita anche in presenza di altre patologie gravi mentre è positivo al tampone viene aggiunto nella lista “morti COVID”.
Leggiamo il grafico
Prendendo dunque per buoni i dati ufficiali, si può vedere che:
- nel 2020 la mortalità è stata di 756.862 decessi, l’eccesso di mortalità di 98.710 decessi, e 80.425 decessi sono stati registrati come morti COVID.
- nel 2021 la mortalità è stata di 706.218 decessi, l’eccesso di mortalità di 62.767 decessi, e 60.428 decessi sono stati registrati come morti COVID.
- nel 2022 la mortalità è stata di 711.222 decessi, l’eccesso di mortalità di 67.771 decessi, e 51.014 decessi sono stati registrati come morti COVID.
Da ciò si ricavano 3 conclusioni interessanti quanto allarmanti:
- L’eccesso di mortalità non è calato in modo significativo nel 2021 e nel 2022 rispetto al 2020.
- L’eccesso di mortalità è addirittura aumentato nel 2022 rispetto al 2021 nonostante un calo, seppur modesto, delle morti COVID.
- La mortalità COVID non è calata in modo significativo nel 2021 e neanche nel 2022, nonostante l’estesa campagna di “vaccinazione”, la riduzione della pericolosità delle varianti in circolazione, e la migliore diagnosi e cura della patologia.
1. Calo ridotto dell’eccesso di mortalità
Il primo dato allarmante è che l’eccesso di mortalità non sia calato nel 2021 e nel 2022, nonostante i numeri enormi del 2020. In questo articolo del 3 novembre 2021, scrivevamo:
Ecco perché tendo a definire questa malattia un “acceleratore di mortalità”. Questo aumento della mortalità verrà probabilmente compensato nei prossimi 2 anni, in cui la mortalità sarà in calo dal momento che le persone più fragili, ahimè, ci avranno già lasciato. Anche se purtroppo, all’orizzonte ci sono già altri aumenti della mortalità dovuti a cause correlate alla mala gestione della “pandemia”: aumento dei suicidi, aumento di morte per ogni patologia (per via della scarsa attenzione prestata alle altre patologie), dipendenze, depressione, etc. etc.
Infatti questo è ciò che solitamente accade quando si verifica un evento che colpisce soprattutto gli anziani, come la COVID-19: negli anni successivi, l’eccesso di mortalità risulta molto ridotto, generalmente addirittura negativo. Come mai questo non è successo nel 2021 e neanche nel 2022? Certo, è pur vero che una riduzione dell’eccesso di mortalità rispetto al 2020 c’è stato, sia nel 2021 che nel 2022, ma il numero è pur sempre enorme.
2. Aumento dell’eccesso di mortalità nel 2022 rispetto al 2021
Ancora più preoccupante è che la mortalità (e anche l’eccesso di mortalità) sia incrementata nel 2022 rispetto al 2021. Tutti riconoscono che l’incidenza della COVID si sia ridotta, seppur di poco. Lo dimostrano i dati sulla mortalità COVID, che è calata di 9414 decessi nel 2022 rispetto al 2021. E allora come mai sono morte 5004 persone in più nel 2022? Se sommiamo questi dati otteniamo 9414+5004=14.418, che sono i morti in più nel 2022 per cause estranee alla COVID.
Di cosa sono morte queste persone? Bisogna che le autorità sanitarie se lo domandino e che trovino risposta per mettervi rimedio.
3. Calo ridotto della mortalità COVID
Analizziamo bene i numeri della linea rossa:
- morti COVID 2020: 80.425
- morti COVID 2021: 60.428
- morti COVID 2022: 51.014
Avevano raccontato a te e a tutti noi di come i “vaccini” fossero efficaci, perlomeno per evitare la morte da COVID. Eppure nel 2021, con la stragrande maggioranza della popolazione vaccinata, si è avuto una riduzione delle morti di soltanto il 24,86% rispetto al 2020, anno critico della pandemia; e nel 2022 un calo delle morti di solo il 36,57% rispetto al 2020.
E ovviamente, buona parte di questa riduzione è dovuta alle cure più efficaci e tempestive e alla riduzione della letalità delle varianti in circolazione.
Questo fa ben comprendere che l’efficacia dei sieri genici contro la COVID-19 sia stata nettamente inferiore alle aspettative, e forse addirittura irrisoria (anche se non è possibile stimare con certezza quanto abbiano inciso le cure migliori e la minor letalità rispetto ai sieri genici).
E se anche i sieri genici hanno evitato sicuramente qualche decesso da COVID-19, si può dire che non abbiano avuto effetti anche indesiderati, persino sulla mortalità generale? Purtroppo no, si può affermare l’esatto contrario.
Mortalità in Toscana
I dati Istat parlano chiaro: in Toscana si muore più nel 2022 che nel 2021; e persino di più che nel 2020, anno centrale della pandemia (dati 2023 ancora incompleti).
È uno dei dati peggiori di tutte le regioni italiane.
Eppure nel 2022 la mortalità COVID è in calo, e la copertura vaccinale va oltre l’85%.
– C’è una correlazione tra la campagna vaccinale e l’aumento della mortalità?
– C’è un’inefficacia generale del sistema sanitario toscano?
– Perché si gridava all’emergenza nel 2020 e nel 2021, e quando la situazione è peggiore si finge che vada tutto bene?
Come cittadini è nostro diritto sapere a cosa sia dovuto questo aumento di morti e pretendiamo che i responsabili della sanità toscana si prendano in carico di analizzare la situazione e porre immediatamente rimedio.
Effetti avversi dei sieri genici a mRNA
Abbiamo trattato questo aspetto in dettaglio in questo articolo, che ti consigliamo di leggere e far leggere.
Per una panoramica più generale sui numeri degli eventi avversi in USA e in Europa, inclusi i decessi, leggi invece questo articolo.
In questa sezione andremo invece a trattare con termini semplici e concetti brevi le due macrocause di problemi che si possono verificare con i due sieri genici largamente più diffusi in Italia (quelli di Pfizer e ModeRNA, entrambi a mRNA):
- Effetti della proteina Spike: le proteine spike sono quelle “punte” di cui è circondato il virus SARS-COV2, e che usa per legarsi ai recettori ACE-2 e per “bucare” e penetrare nella cellula. Anche da sola (quindi anche in caso di virus disattivati/”morti”), la Spike provoca danni alle cellule dell’endotelio. Nel caso dei cosiddetti “vaccini” a mRNA, sono le tue stesse cellule a ricevere l’ordine di produrre la proteina Spike. Teoricamente, questo dovrebbe servire ad attivare il tuo sistema immunitario per produrre anticorpi, ma di fatto, le Spike create dal tuo stesso organismo sono altrettanto dannose che quelle del virus originale. Inoltre, un altro possibile rischio è che quella che dovrebbe essere una produzione limitata dovuta all’inoculazione del “vaccino”, diventi invece un meccanismo duraturo. C’è infatti la possibilità che tramite il processo della trascrittasi inversa, l’mRNA diventi parte integrante del tuo DNA, e che la produzione di Spike continui nel tempo.
- Effetti del vettore lipidico: il frammento di mRNA non può essere inoculato direttamente, e non può restare intatto a meno che non venga incapsulato in un qualche “vettore”. In questi sieri genici il vettore è una molecola lipidica (di grasso, praticamente). Queste molecole purtroppo non sono facili da smaltire e tendono ad accumularsi in alcuni organi, creando potenziali problemi. Questo effetto era già ampiamente noto durante le sperimentazioni sui ratti effettuate da Pfizer.
Va detto che mentre gli effetti della Spike sono a carico anche di chi si ammala/si è ammalato di COVID-19, quelli del vettore lipidico sono esclusivamente a carico di chi ha ricevuto il siero a mRNA.
Ovviamente, data la scarsità di studi clinici, la sperimentazione ancora non completata, e la segretezza su buona parte degli studi, non è semplice escludere che esistano anche altri fattori di rischio legati all’inoculazione dei sieri genici, magari dovuti a eccipienti, adiuvanti o altre sostanze contenute nelle fiale.
Possibili rimedi
La questione dolente è che la scarsa conoscenza di come funzionano questi sieri (sia per la segretezza sulla formulazione sia per la loro novità), e la sperimentazione breve e incompleta rendono anche difficile trovare delle soluzioni in tempi rapidi. Varie equipe di medici stanno studiando come contrastare gli effetti della proteina Spike, e stanno iniziando a sorgere studi medici che si occupano principalmente di trattare gli eventi avversi di questi sieri genici.
Uno dei primi, almeno in Toscana, è stato lo studio di Lucca Consapevole, che visita gratuitamente pazienti con problemi da eventi avversi e da “long COVID”.
Purtroppo le richieste al momento sono così numerose che le prenotazioni sono chiuse. Visita questa pagina per iscriverti appena saranno di nuovo aperte le prenotazioni.
Sempre in tema di eventi avversi e di rimedi, le seguenti associazioni di stampo sanitario possono dare supporto e consigli in merito:
In ogni caso, qualunque aiuto alla detossificazione e al rinforzo del sistema immunitario (assumendo integratori e detossificanti, stimolando la diuresi, effettuando digiuni o semi-digiuni) può avere un effetto positivo anche sul superamento di alcuni eventi avversi.
Proprio sul sito di ASSIS trovate anche una bella sezione sulla prevenzione, che non fa mai male, con link a risorse esterne di qualità.
Cerca inoltre di far fare al tuo medico di famiglia il suo mestiere, facendoti visitare di persona e accuratamente e segnalandogli tutto ciò che non va, inclusi, se si verificano, degli eventi avversi potenzialmente legati alla “vaccinazione”, che lui stesso dovrebbe poi segnalare ufficialmente alla farmacovigilanza. Se si rifiutasse di farlo, comunicalo all’Ordine dei Medici, ed effettua tu la segnalazione alla farmacovigilanza. Trovi qui la procedura e chi può aiutarti a effettuarla.
Uno studio medico a Livorno
Ci stiamo adoperando per favorire in modo indiretto l’apertura di uno studio medico a Livorno che si occupi prevalentemente di trattare gli eventi avversi da “vaccinazione”. Il processo è lungo e complicato, coinvolge tanti professionisti e tanti volontari e richiede la risoluzione di molti problemi anche dal punto di vista burocratico.
Segnaleremo sui nostri canali non appena il servizio (che non è gestito da Libertà Livorno) sarà disponibile.
Parlare, parlare, parlare
Il confronto aiuta ad affrontare meglio i problemi, a diffondere consapevolezza e a sostenersi a vicenda. Ecco perché ti invitiamo a parlare di questi argomenti pubblicamente, senza vergogna. È ora che smettiamo di chiudere gli occhi su quello che sta succedendo, e dobbiamo riuscire a far interessare realmente al problema anche le istituzioni.
A parte questo, se vuoi discutere con noi di Libertà la tua storia o quella di una persona che conosci, puoi venire a trovarci negli orari di apertura nella nostra sede in Borgo dei Cappuccini 25, soprattutto il mercoledì sera dalle 21 durante la nostra assemblea popolare aperta a tutti.
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