L’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha autorizzato, anche stavolta in via emergenziale, il vaccino Pfizer per i bambini dai 5 agli 11 anni.
Questo siero genico è stato testato solamente su un campione di 1.305 bambini.
Nello studio della Pfizer troviamo scritto: “il numero di partecipanti nel programma di sviluppo clinico è TROPPO PICCOLO per accertare qualsiasi rischio potenziale di miocarditi associate alla vaccinazione. La sicurezza a lungo termine dei partecipanti fra 5 e 12 anni sarà studiato in 5 studi post autorizzativi incluso anche un studio follow up di 5 anni per valutare legame a lungo termine di miocarditi e pericarditi post vaccinali“
L’Istituto Superiore di Sanità chiarisce che il “vaccino” contro il COVID-19 non impedisce il contagio (2) e non garantisce l’immunizzazione; la stessa Pfizer, nella stessa scheda del vaccino, >scrive che non é ancora noto quanto duri la protezione contro il COVID-19.
Giornali e tv festeggiano l’arrivo dell’autorizzazione per i bambini 5-11 anni del “vaccino” Pfizer e hanno il coraggio di dire che, vaccinando i bambini, abbiamo la possibilità di proteggere i nonni.
Questo è inaccettabile sia da un punto di vista etico che medico/scientifico, perché non ci viene data nessuna certezza, solo ipotesi e teorie. Soltanto il monitoraggio post-vaccinazione ci dirà se sarà andato tutto bene o se a pagare saranno i nostri bambini.
Sappiamo che in questa fascia di età la severità della malattia e la mortalità è quasi pari a zero (< 15 morti in 2 anni).
Qual è allora la logica dietro alla vaccinazione dei bambini e ragazzi?
Noi genitori abbiamo davvero un’informazione esaustiva? Di certo non ce la forniscono i media pieni di influencer da salotto, che minimizzano i rischi e fanno solo propaganda.
Ma la realtà è che siamo di fronte a una vera e propria sperimentazione di massa. Ce lo dicono anche illustri scienziati, come il prof. Frajese, endocrinologo, quando (di fronte a un Sileri in difficoltà) ci ricorda che il trial clinico sui bambini dai 5 agli 11 anni, iniziato il 24 marzo del 2021, finirà il 23 luglio 2024.
Mentre l’inventore della tecnologia di “vaccinazione” a mRNA, Robert Malone, è ancora più radicale. Ci ricorda non solo che “abbiamo bisogno di almeno 5 anni di test/ricerche prima di poter veramente comprendere i rischi”, ma anche che gli eventuali danni da reazione avversa (lesioni cerebrali, cicatrici sui tessuti cardiaci, infertilità ), una volta verificatisi, “sono irreversibili”. E non è da solo: ben 16.000 medici da tutto il mondo hanno firmato insieme a lui una dichiarazione secondo la quale il bambini non dovrebbero essere vaccinati.
Dove sono invece le prove che “i vaccini sono sicuri”, anche a medio e lungo termine? La risposta è semplice: non ci potranno essere finché non sarà conclusa la sperimentazione su cui questi piccoli “volontari” (o meglio, “cavie”, iscritte nel programma da noi genitori in buona fede, spaventati e male informati).
Per chiunque volesse approfondire ulteriormente l’argomento, rimandiamo ai 16 motivi per dire NO e alle FAQ stilate dal Comitato Medico Scientifico indipendente, composto da: dott. Alberto Donzelli, prof. Marco Cosentino, prof. Giovanni Frajese, dott.ssa Patrizia Gentilini, dott. Eugenio Serravalle.
Prendiamoci del tempo per riflettere, per valutare dati alla mano il reale rapporto rischi/benefici, ed evitiamo di commettere errori di cui potremmo pentirci per il resto della nostra esistenza.
È IN GIOCO LA VITA E LA SALUTE DEI NOSTRI BAMBINI!