Geoingegneria

Geoingegneria

Attenzione: pagina in fase di continuo aggiornamento.

Geoingegneria in breve

Se si cerca la definizione di “geoingegneria” sui principali dizionari, si troverà più o meno qualcosa come “lo studio e l’attività di trovare modi per modificare l’atmosfera terrestre per ridurre il riscaldamento globale (generalmente togliendo CO2 oppure riflettendo le radiazioni solari)”.

Tale definizione si rifà alle origini della moderna geoingegneria, e come si può notare, fa riferimento a un obiettivo specifico e a due principali categorie di tecniche pensate per raggiungerlo.

Noi però crediamo sia più opportuno utilizzare “geoingegneria” come termine ombrello che comprenda l’intera serie di tecniche e interventi artificiali di tipo tecnologico, messi in atto da alcune nazioni per modificare il clima o per provocare eventi climatici anche disastrosi, su piccola e larga scala. Talvolta viene dichiarato l’intento di “sventare” o “contrastare” eventi climatici; in questa categoria di interventi rientrano per esempio i progetti di spargimento di sostanze in atmosfera per riflettere la luce del sole, così da abbassare le temperature che ultimamente si dice siano in aumento. Ma ci sono anche casi documentati di azioni climatiche usate per ottenere un vantaggio strategico militare, o semplicemente per far piovere su un territorio arido per questioni commerciali. E c’è molto altro: un tempo il tema era trattato da pochi eletti, ed era una sorta di tabù nel sentire comune. Mentre dal 2020 o giù di lì, l’argomento sta diventando sempre più di pubblico dominio, per quanto l’informazione sia spesso carente o fuorviante, con dovute eccezioni.

Eventi climatici ieri e oggi

Questa immagine è stata affissa come manifesto 100x140cm a Livorno da fine luglio ai primi di agosto 2024, ed è anche il fronte di un volantino e del cartellone introduttivo alla mostra “Cieli Sbagliati” (vedi carosello di immagini in fondo alla pagina).

Fin dai tempi antichi, gli eventi climatici hanno suscitato un misto di ammirazione, rispetto, adorazione, timore reverenziale e perfino puro terrore nell’essere umano. Qualunque organismo vivente (e per certi versi persino non vivente), subisce le influenze del clima.

La pioggia è una risorsa irrinunciabile se ben distribuita nel tempo; diventa un disastro se scende in grandi quantità in un lasso di tempo limitato, oppure per lunghi periodi ininterrottamente, o ancora se è sotto forma di grossi chicchi di grandine.

Il fulmine porta con sé una enorme quantità di energia, ma dove colpisce indisturbato può causare problemi.

I movimenti della terra hanno determinato l’assetto attuale dei continenti, la presenza o meno di certe isole sopra la superficie dell’acqua; ma quando sono violenti e improvvisi distruggono intere regioni.

Mentre le altre forme di vita vivono in modo passivo questi fenomeni, adeguandosi alle diverse condizioni, l’uomo ha sempre cercato di influenzarli, prima con riti e sacrifici, poi con la scienza e la tecnica; direttamente o indirettamente.

Da ormai almeno un secolo (con precedenti e precursori che arrivano fino a due secoli fa), la corsa al controllo climatico è diventata uno degli obiettivi strategici di alcuni paesi, che vedono in questa impresa un modo per ottenere potere sui propri popoli e su quelli delle altre nazioni.

Responsabilità del modello di sviluppo vs responsabilità personale

Perché il manifesto qua sopra riporta la frase “non siamo noi a cambiare il clima – è la geoingegneria imposta dall’alto“? Il motivo è semplice: se in una prima fase, i danni dell’industrializzazione sull’ambiente, e di tutte i suoi annessi e connessi, erano attribuite appunto all’industria, da alcuni anni una certa narrativa ha iniziato a invertire la tendenza, puntando il dito contro il cittadino.

Da un lato è giusto che ognuno senta la responsabilità per i suoi comportamenti quotidiani: ogni luce lasciata accesa senza che nessuno ne usufruisca è uno spreco inutile, ogni sigaretta o cartaccia gettata a terra è un atto irrispettoso, l’acquisto responsabile che privilegia prodotti biodegradabili e rigetta quelli a base di plastica ha un suo impatto positivo sull’ambiente.

Tuttavia, i numeri rendono evidente che l’impatto globale dei comuni cittadini sulla quantità di CO2 presente in atmosfera, è a dir poco marginale.

Risorse esterne

Questa immagine è il retro del volantino sulla geoingegneria preparato da Libertà Livorno, che riporta i fatti più eclatanti e documentati nella storia della geoingegneria. È anche uno dei pannelli introduttivi alla mostra “Cieli Sbagliati”.

In Italia ci sono alcuni gruppi/volontari che hanno concentrato i loro sforzi nel fare ricerca e divulgazione sulle tematiche legate alla geoingegneria.

Elenchiamo qui alcuni collegamenti dove si può approfondire l’argomento, pur non potendo garantire la bontà delle informazioni in essi contenute:

A breve caricheremo tutti i documenti citati nel retro del volantino e nelle didascalie delle foto:

Attività del movimento Libertà Livorno

La nostra campagna informativa sulla geoingegneria si è articolata nelle seguenti azioni/fasi:

  • Cieli Sbagliati – Giornata contro la Geoingegneria: sabato 29 giugno 2024 abbiamo inaugurato diverse attività a tema:
    • Mostra fotografica “Cieli Sbagliati”: una serie di foto di Livorno (vedi paragrafo sottostante per un carosello di immagini), dove in cielo si notano chiaramente strisce persistenti, talvolta multiple e incrociate tra loro. Le foto sono state stampate su pannelli 140x100cm, ed esposte la prima volta in Terrazza Mascagni sabato 29 giugno 2024. Sotto a ciascuna foto, una data e un avvenimento chiave nella storia della geoingegneria. A introdurre la mostra, i due pannelli che vedete più sopra nell’articolo, e ad accompagnarla una colonna sonora musicale tematica e il volantinaggio dei nostri attivisti.
    • Presentazione del libro “Emergenze Climatiche Non Autorizzate” di Marco Pizzuti: dopo un’apericena conviviale, abbiamo ospitato la conferenza di Marco Pizzuti, ex ufficiale dell’esercito, dottore in Legge e prolifico scrittore (qui la sua biografia e i suoi libri).
  • Volantinaggio: sempre in Terrazza Mascagni durante la mostra, e in seguito in varie occasioni in città, sono stati distribuiti volantini come quelli che si possono vedere più sopra, con contenuto identico a quello dei pannelli verticali menzionati sopra.
  • Affissioni: da fine luglio ai primi di agosto 2024, a Livorno campeggiano 50 manifesti 100x140cm, distribuiti su tutta la città, per stimolare alla riflessione sulla geoingegneria e rimandare agli approfondimenti presenti su questa pagina.
  • Banchetto informativo a Effetto Venezia dal 31 luglio al 4 agosto 2024: come tutti gli anni, presso il Ristorante In Carne sugli Scali del Monte Pio, terremo un banchetto informativo che si concentrerà prevalentemente sulla geoingegneria.

Mostra fotografica “Cieli Sbagliati”

photo_2024-07-30_01-12-10
photo_2024-07-30_01-12-07
photo_2024-07-30_01-12-04
photo_2023-11-12_07-43-00
foto_geoingegneria11
foto_geoingegneria7
foto_geoingegneria1
foto_geoingegneria2
foto_geoingegneria5
foto_geoingegneria10
foto_geoingegneria3
foto_geoingegneria6
foto_geoingegneria8
foto_geoingegneria4
foto_geoingegneria9
previous arrowprevious arrow
next arrownext arrow
Shadow